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Il futuro del search marketing 

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Si prevede che il mercato globale del marketing e della pubblicità digitale raggiungerà il colossale valore di 786,2 miliardi di dollari entro il 2026, più del doppio dei 350 miliardi di dollari stimati nel 2020.  

Ciò significa che la visibilità di un marchio o di un’azienda dovrà essere garantita da una solida strategia di search marketing. 

Considerando che i motori di ricerca convenzionali sono utilizzati da ben il 98% di tutti gli utenti di Internet almeno una volta al mese, i vantaggi di una strategia di search marketing includono:  

  • Maggior efficacia nel raggiungere i pubblici di riferimento
  • Indirizzamento del traffico verso il sito web con aumento della visibilità 
  • Risultati misurabili e ROI 
  • Consolidamento di brand credibility e brand awareness 
  • Un miglior targeting e personalizzazione della pubblicità  

Il futuro del search marketing si prospetta promettente, ma in che modo questi nuovi sviluppi plasmeranno le interazioni online dei consumatori? Dalla crescita della ricerca vocale all’inarrestabile ascesa dell’intelligenza artificiale, esaminiamo le prospettive di questo mondo in continua evoluzione. 

Poiché le tecniche di search marketing si evolvono a un ritmo rapido, aziende e brand devono, infatti,  prendere dimestichezza con i relativi processi se vogliono mantenersi al passo di tale evoluzione e raccoglierne i frutti. 

Come costruire la propria strategia di search marketing 

Riportiamo di seguito alcuni tool e novità da tenere presenti per impostare la propria strategia di search marketing:

  • Google Multisearch: ad aprile 2022, Google ha annunciato l’introduzione di Multisearch, una nuova funzionalità di Google Lens che consente agli utenti di eseguire ricerche utilizzando contemporaneamente testo e immagini. Questo tool, risultato dei progressi di Google nell’intelligenza artificiale, è stato progettato per essere utilizzato in ricerche che non possono essere definite da una singola immagine o frase di testo. Google Multisearch ha già ottenuto una massiccia adesione da parte dei brand consumer, mentre quelli B2B sono ancora in fase di adattamento. Sebbene sia una funzione estremamente preziosa per i consumatori, in futuro avrà un impatto sul search marketing organico? La buona notizia è che Google Multisearch non dovrebbe causare disagi fintanto che vengono applicati alcuni accorgimenti. Tutte le immagini prodotte dai brand devono essere indicizzate e contenere testo alt ottimizzato con una chiara descrizione dell’immagine. Anche l’intento dell’utente è fondamentale: Multisearch è progettato per aiutare i consumatori a raggiungere i loro obiettivi in ​​modo rapido e semplice, quindi l’esperienza dell’utente deve sempre essere in primo piano per i brand. 
  • Intelligenza artificiale: che si amino o si odino, non si può dire che intelligenza artificiale e machine learning non stiano lasciando il segno. Gli algoritmi basati sull’intelligenza artificiale sono in grado di analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, fornendo preziose informazioni sul comportamento dei consumatori, sulle tendenze del mercato e sui modelli di ricerca. I brand possono quindi utilizzare questi risultati per informare e ottimizzare le strategie di search marketing, sia a pagamento che organiche. Lo sviluppo di sofisticati strumenti di ricerca per parole chiave consente agli algoritmi di intelligenza artificiale di identificare rapidamente le parole chiave potenzialmente generatrici di traffico e conversioni, e di fornire consigli per ottimizzare i contenuti e di conseguenza gli annunci pubblicitari. I professionisti del search marketing possono così mettere a punto campagne altamente mirate ed efficaci con rapidità e precisione mai viste prima. La velocità nel rispondere ai cambiamenti nel comportamento dei consumatori è fondamentale per aumentare i livelli di conversione e il ROI, e questo fa dei tool di AI degli strumenti indispensabili per le aziende che hanno poco tempo. Quando si tratta di machine learning, i dati analizzati dall’intelligenza artificiale sul comportamento, le preferenze e l’engagement dei consumatori possono essere utilizzati per regolare il targeting degli annunci online e le strategie di offerta in tempo reale. 
  • Video marketing: il video marketing, tramite cui i consumatori interagiscono coi contenuti video per prendere decisioni di acquisto, è aumentato del 41% dal 2016, ed è ormai parte integrante del search marketing. In un sondaggio, il 78% dei professionisti del marketing ha dichiarato che il video marketing ha aumentato direttamente le vendite della propria azienda. I brand che investono nello sviluppo di contenuti video di alta qualità sono ben posizionati per trarre vantaggio da queste tendenze, poiché i video hanno maggiori probabilità di essere consigliati e condivisi rispetto ad altri tipi di contenuti. Basti pensare che i video sui social generano il 1200% di condivisioni in più rispetto a testo e immagini messi insieme. Le aziende devono quindi incorporare contenuti video coinvolgenti e “sharable” nelle loro strategie di search marketing, se vogliono raggiungere il proprio pubblico di riferimento e favorirne l’engagement. I video non aumentano solo la brand awareness e l’engagement, ma possono anche essere ottimizzati per la ricerca, contribuendo a migliorare la posizione di un sito nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca (SERP).  
  • Voice search: con la crescente popolarità di assistenti virtuali come Amazon Alexa e Google Home, la ricerca vocale sta diventando sempre più diffusa. Google segnala che il 27% della popolazione mondiale utilizza la ricerca vocale sui propri dispositivi mobili, quindi le aziende devono abituarsi a ottimizzare i propri contenuti per le ricerche vocali. La maggior parte dei marketer si concentra ancora su parole chiave ottimizzate e SEO, ma i recenti sviluppi sono molto più focalizzati sul modo in cui le persone parlano naturalmente. Gli insiemi di parole chiave (long tail keyword) e il linguaggio naturale risultano fondamentali in questo caso, poiché le ricerche digitate vengono ovviamente formulate in modo diverso da quelle vocali. Ad esempio, per trovare un’agenzia di pubbliche relazioni a Milano, si potrebbe digitare “migliore agenzia pubbliche relazioni Milano”, ma per una ricerca vocale è più probabile che la formulazione includa la frase completa: “Qual è la migliore agenzia di pubbliche relazioni a Milano?” Si tratta di una differenza sottile, ma che va comunque considerata in fase di ottimizzazione per la ricerca vocale. 
  • User experience: la UX è stata per anni un pilastro fondamentale della SEO, anche grazie ai recenti sviluppi come il sistema di contenuti utili di Google. Lanciata nell’agosto 2022, questa funzionalità mira a premiare i contenuti che rispondono maggiormente alle aspettative dei visitatori, il che significa che l’intento dell’utente è fondamentale. Concentrarsi sull’intento generale dell’utente, piuttosto che sulle singole parole chiave, dovrebbe essere l’obiettivo. I Web Vital sono un altro aspetto chiave dell’esperienza dell’utente; questo include metriche chiave come la velocità di caricamento di una pagina e se un sito è ottimizzato per i dispositivi mobili. Quasi il 60% degli utenti abbandonerà un sito se il tempo di caricamento supera i tre secondi, quindi le aziende non possono permettersi di ignorare questi KPI dell’esperienza utente. 
  • Personalizzazione: oggi i consumatori tendono a connettersi con esperienze personalizzate che soddisfino le proprie preferenze. Questo vale per tutto, dalle landing page personalizzate alle e-mail su misura agli annunci targettizzati: tutti questi strumenti dovranno sempre più essere alimentati da insight basati su dati, per aprire la strada a un futuro in cui il search marketing non sarà solo più efficiente, ma anche più efficace nel raggiungere i consumatori nel profondo. 

In conclusione, il modo in cui ricerchiamo informazioni online è stato plasmato negli ultimi anni da numerosi ed entusiasmanti sviluppi della tecnologia e da cambiamenti nel comportamento dei consumatori. I professionisti del marketing devono quindi tenersi aggiornati sulle tendenze emergenti e sulle best practice, che si tratti di ricerca ad attivazione vocale, contenuti video o sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale, per essere ben posizionati verso il successo negli anni a venire.