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Fashion-tech: uno sguardo a come l’industria della moda evolve e sperimenta grazie all’innovazione

Beatrice Agostinacchio

Managing Director Italy | PR & Comms | Marketing | Tech

Si è appena conclusa la settimana della moda milanese che dopo anni incerti ha riportato lustro e fervore nella città meneghina. L’evento è stato anche un importante spunto di riflessione su quanto oggi la tecnologia sia pervasiva nel mondo del fashion. La moda, infatti, è da sempre uno dei principali punti di incontro tra tradizione – che deriva dalla storicità di alcuni marchi o dalle più antiche tradizioni artigianali di specifiche regioni o distretti italiani – e innovazione – dalla continua ricerca di nuovi materiali e spunti creativi alla volontà di stupire con effetti speciali sempre e comunque. 

E proprio l’industry della moda rappresenta l’esempio perfetto di come la tecnologia abbia saputo entrare in un mondo fatto di arti manuali, arricchendone il valore. Perché l’innovazione non è solo l’ultimo tessuto avveniristico visto in passerella ma è il motore che sta dietro a tutto.  

Le tecnologie che guidano il mondo del fashion 

La moda rappresenta oggi in tutto e per tutto una declinazione dell’Industria 4.0, a partire dal processo creativo, dal disegno e dai tagli. L’innovazione parte, infatti, dalle prime fasi dei progetti e si consolida lungo tutto il percorso fino al prodotto finito che arriva in passerella o in negozio per poi, in futuro, venire riciclato. E le aziende della filiera che non sapranno cogliere questa opportunità saranno naturalmente estromesse da un mercato che sempre più guarda all’ingegnerizzazione e alla gestione tecnologica di tutti i processi. È un tornare indietro? Assolutamente no, è un procedere speditamente in avanti coniugando, nuovo, tradizione e futuro. 

Altro grande tema per il mondo del fashion è quello dell’ESG. Senza tecnologia tutto questo non sarebbe possibile. La tecnologia rappresenta, infatti, un asset abilitante per definire, gestire e allineare i processi in conformità con le nuove normative o dettami della sostenibilità. Oltre a poter controllare e ridefinire processi o soluzioni non compliant o garantire certificazioni di qualità e sostenibilità. Troppo spesso siamo stati testimoni di situazioni di greenwashing e abuso di posizioni in ottica di sostenibilità. La tecnologia sarà un fattore abilitante per rendere tutto questo altamente standardizzato e far emergere le eccellenze e non premiare i casi poco virtuosi. Quindi, ancora una volta, la tecnologia assurge a ruolo di motore per l’evoluzione del mercato, oltre a offrire nuove opportunità di lavoro creando nuove necessità professionali. 

Non si può dimenticare la filiera. Mai come nella moda, e in particolare nel fast fashion, questo tema diventa di vitale importanza per il successo di un marchio. Ancora una volta la tecnologia ha garantito un processo di innovazione in questo senso molto veloce e in linea con quelle che sono le nuove esigenze dei consumatori. Disponibilità di taglie, gestione dei resi e riciclo della merce tutto magari attraverso una semplice app. Come sarebbe stato possibile se non tramite la tecnologia? Per poi finire con il mondo del retail e degli store fisici o anche virtuali. Pensiamo a come è cambiata negli ultimi anni la user experience di un acquisto. L’introduzione di tecnologie come NFT, specchi virtuali, realtà aumentata all’interno dei negozi o delle app hanno traghettato il consumatore verso una nuova dimensione da cui non si potrà tornare indietro. Ormai è normale provare anche virtualmente l’ultimo modello di una it bag in diversi colori, sceglierla da un iPad collegato ad un magazzino efficiente e ricevere la propria borsa a casa o in ufficio. E i pagamenti? Sembra assurdo ma ormai la carta di credito sembra un oggetto “vintage” perché oggi si parla di in-app payment, BNPL e chi più ne ha ne metta. 

Mi sembra giusto terminare con uno sguardo al futuro che ormai non è neanche così troppo lontano. L’avvento delle nuove tecnologie, in primis l’intelligenza artificiale cognitiva, troverà ampio spazio di applicazione anche all’interno del mondo della moda. Non so se arriveremo mai a vedere collezioni create con Doll-e o interrogando Chat GPT ma sicuramente queste tecnologie sapranno farsi largo nel fantastico mondo del fashion. E non potrebbe che essere così perché dove se non in uno dei settori industriali più creativi può trovare spazio questo nuovo tipo di creatività?  

Il mondo tecnologico corre e offre spunti che, in particolare per alcuni settori, sapranno affascinare il pubblico. E per noi che con la tecnologia lavoriamo a stretto contatto approfondire queste commistioni – forse fino a poco tempo fa impensabili – è fonte di grande ispirazione per fornire a clienti e prospect una consulenza mirata che sia al passo con i tempi. A questo punto non resta che aspettare per scoprire cosa ci riserva il futuro: l’appuntamento è alla prossima Fashion Week.