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Crittografia post-quantum: una necessità sempre più impellente 

Ana López

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Lo sviluppo di nuovi farmaci, il miglioramento dell’accuratezza delle previsioni meteorologiche e la riduzione del traffico sono solo alcuni dei cambiamenti positivi che i computer quantistici stanno apportando al mondo in cui viviamo. Se dovesse cadere nelle mani sbagliate, però, la tecnologia quantistica potrebbe decriptare le comunicazioni riservate di aziende, banche e governi. 

Di fronte a queste minacce, è necessario che noi, come società, elaboriamo un sistema di crittografia post-quantistica per proteggerci da potenziali attacchi. 

Ma facciamo un passo indietro: cos’è la crittografia post-quantistica? Dietro questo termine complesso si nasconde un’esigenza molto semplice: nuovi algoritmi più sicuri che possano resistere all’imminente rivoluzione dell’informatica quantistica.   

Un po’ di contesto: l’informatica quantistica è una tecnologia che prevede un aumento massiccio della potenza di calcolo dei supercomputer, velocizzando e semplificando così l’analisi dei dati. Per questo e molto altro, l’informatica quantistica può essere considerata una svolta tecnologica estremamente potente. 

La rivoluzione quantistica: opportunità o minaccia? 

Sebbene nessun computer quantistico sia ancora abbastanza sofisticato da raggiungere la potenza di calcolo promessa, l’avvento di questa tecnologia non è più un’utopia. Al di là delle opportunità di sviluppo, l’informatica quantistica potrebbe rivelarsi dannosa se dovesse cadere nelle mani di soggetti malintenzionati. Gli algoritmi di crittografia utilizzati oggi per proteggere le comunicazioni, le transazioni finanziarie e i dati sensibili potrebbero essere rapidamente violati da un computer quantistico sufficientemente potente.  

Ciò potrebbe avere gravi conseguenze, compromettendo la riservatezza e l’integrità delle informazioni, nonché la fiducia nei sistemi digitali. Gli hacker potrebbero aggirare i sistemi di crittografia attualmente utilizzati per proteggere i trasferimenti di dati bancari o governativi, ad esempio. 

La migliore difesa è giocare d’anticipo 

Motivati in gran parte dalle innovazioni attese da questa tecnologia, i giganti del tech, gli investitori e i governi si stanno preparando per questa rivoluzione in divenire. È il caso, ad esempio, del governo francese, che ha annunciato nel 2021 l’investimento di quasi 2 miliardi di euro nel settore quantistico per sostenere la trasformazione dell’industria del Paese. Oppure il protocollo Signal, un sistema di crittografia end-to-end per tutte le comunicazioni, che ha appena schermato le sue barriere per proteggersi dai futuri computer quantistici. La corsa verso l’informatica quantistica mira quindi a sviluppare, d’ora in poi, forti difese contro gli attacchi basati sull’informatica quantistica, con particolare attenzione alla ricerca sulla crittografia post-quantistica. 

La progettazione e l’implementazione di algoritmi post-quantistici sicuri può richiedere anni. Tuttavia, nel luglio 2022 il National Institute of Standards and Technology (NIST) ha selezionato quattro algoritmi per sviluppare uno standard di crittografia post-quantistica basato su algoritmi di crittografia in grado di resistere ai processori quantistici.  

Sebbene la tecnologia quantistica non abbia ancora rivoluzionato l’informatica convenzionale, i rischi che essa comporta possono essere anticipati già oggi. La consapevolezza, la ricerca e l’adozione di soluzioni di crittografia post-quantistica sono essenziali per affrontare queste sfide e garantire la sicurezza delle comunicazioni e dei dati nell’era dell’informatica quantistica. 

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